Sabato, 15 Luglio 2006

 
 

DOPO LE CRITICHE

 
 

CHIOGGIA - (g.b.) Ritorna in Commissione il progetto di legge regionale, presentato dal presidente della Giunta, Giancarlo Galan, che prevede la costruzione lungo la fascia costiera di un sistema di barriere artificiali sommerse, che dovrebbero integrare le "tegnue ", vale a dire gli affioramenti rocciosi del fondale per enfatizzarne la funzione di "nursery". La decisione di rinvio in commissione, assunta dal Consiglio regionale, ha lo scopo di favorire "un ulteriore approfondimento della proposta, anche tramite audizioni delle categorie interessate". All'indomani del primo passaggio della proposta di legge in commissione, proprio i rappresentanti della categorie hanno sollevato pesanti obiezioni circa la funzionalità, per non parlare dei costi rispetto alla dotazione finanziaria prevista e ritenuta del tutto inadeguata, della legge Galan. La quale, questo il senso di quelle osservazioni, ridurrebbe notevolmente, in molti casi addirittura annullerebbe, gli spazi necessari all'esercizio della piccola pesca che si pratica a distanza relativa dalla costa. In considerazione di tutto ciò lo stesso presidente della Commissione consiliare, Clodovaldo Ruffato, Forza Italia, ha formulato la richiesta di un secondo approfondito esame della proposta di legge. Il consigliere diessino, Lucio Tiozzo, che aveva criticato la procedura seguita nel primo esame della proposta definendola "innaturale", si dice ora soddisfatto per la decisione di riesaminare la proposta Galan. "E' opportuno - osserva il consigliere - che le associazioni e le cooperative dei pescatori possano far pervenire ai consiglieri regionali le loro considerazioni. Più in generale ritengo che corra l'obbligo, per quanto riguarda la fascia costiera, di prevedere un vero e proprio piano regolatore.

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